L’operazione di rinvaso è indispensabile soltanto quando una pianta si è sviluppata così tanto da richiedere un recipiente più capiente.

Quando
Il mese migliore per rinvasare è febbraio.

Cosa occorre
Per rinvasare una pianta occorre:

  • un vaso del tipo a “riserva dÂ’acqua” che, pur non essendo indispensabile, ridurrà la frequenza delle annaffiature. Una maggiorazione di 3 cm sul diametro basterà per un anno;
  • Terra del tipo universale: torba, argilla e vari sali nutritivi;
  • accessori vari come: guanti, paletta, piccolo rastrello.

Come si esegue

  1. Dissotterrate la pianta eliminando man mano, con delicatezza, la vecchia terra presente nel vaso: utilizzate una paletta o un cucchiaio nel caso di piccole piante.
  2. Riempite quanto basta il vaso con la terra universale tenendo presente che la pianta non dovrà risultare né troppo infossata né troppo sporgente dal livello finale della terra.
  3. Scavate al centro quel tanto che basta per mettere a dimora le radici.
  4. Posate la pianta ben dritta e riempite il vaso con la terra rimasta fino a lasciare circa 3 cm dal bordo.
  5. Compattate la terra esercitando una media pressione su tutta la superficie intorno alla pianta.
  6. Annaffiate.

Nei giorni seguenti…
Se avete scelto un vaso classico, annaffiate ogni due giorni e spruzzate per pochi secondi il fogliame con un normale spruzzino. Potrete diradare le annaffiature quando vedrete che la pianta si sarà ripresa completamente e il fogliame avrà ripreso la sua posizione naturale.

Trattamenti e concimi
A propria discrezione, verso la fine di febbraio potete vaporizzare dello stimolante ormonico fogliare da diluire in acqua: questa sostanza stimola la nascita di nuovi germogli e rinvigorisce steli e foglie dellÂ’intera pianta.
Contemporaneamente, potete concimare con del fertilizzante organico in polvere spargendolo sulla terra leggermente dissodata e ogni 15-20 giorni annaffiare con acqua contenente un fertilizzante liquido adatto alla vostra pianta.

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