Le piante grasse sono particolari esseri vegetali caratterizzate da una struttura spugnosa in grado di contenere un’elevata quantità di linfa indispensabile alla loro sopravvivenza in luoghi con scarsa quantità d’acqua.
Il termine più corretto per definire queste piante è “succulente” dato che la quantità di grassi contenute al loro interno è la più bassa di tutto il regno vegetale quindi non avrebbe molto senso chiamarle “grasse” se non per la loro forma… “piena”. Noi useremo comunque tutti e due gli aggettivi.
Annaffiatura
L’errore più grande che potete fare riguardo l’annaffiatura delle piante grasse è ascoltare quanti vi dicono di dare pochissima acqua (quasi col contagocce) e molto di rado.
Le piante succulente sono in grado di vivere anche per molti giorni senza acqua ma questo non significa che sia il modo migliore per mantenerle in vita in piena salute.
In inverno le piante grasse non crescono ed entrano in una sorta di letargo chiamato “quiescenza” pertanto le annaffiature devono essere scarse o del tutto assenti a seconda che la pianta debba essere riposta al coperto oppure sia in grado di resistere alle gelate invernali.
Se siete costretti a riparare le vostre piante in una stanza dove sono presenti dei termosifoni, essa soffrirà l’aria calda e secca: sarà necessario nebulizzare dell’acqua su pianta e terra oppure bagnare leggermente il substrato del terriccio una volta ogni 25-30 giorni.
In estate le piante grasse hanno bisogno di essere annaffiate molto frequentemente (ogni 3-5 giorni) ma sempre in relazione al terriccio in cui sono piantate dato che può trattenere l’acqua per più o meno giorni.
Come tutte le piante, non bisogna mai dare poca acqua (tranne che in inverno) altrimenti le radici tenderanno a svilupparsi verso l’alto. Il terriccio deve drenare e grazie alla ghiaia sul fondo del vaso non si correrà il rischio di ristagni e marciumi; in questo modo le radici si svilupperanno uniformemente in tutte le direzioni.
Bisogna annaffiare le piane succulente appena appurato che la terra è completamente asciutta ma non arida e secca e una volta alla settimana, potete lavarle utilizzando un nebulizzatore.
Nel caso di giovani piantine ottenute da semi, il substrato dovrà risultare sempre umido sino a quando la pianta non si sarà ben sviluppata e sarà in grado di sopportare le normali annaffiature.
Terreno
Il terriccio utilizzato per le piante grasse deve essere in grado di garantire il giusto drenaggio e la giusta umidità che faciliterà la frequenza della annaffiature.
Per questo, può essere composto da:
2/4 di terriccio universale
2/4 di sabbia di fiume ben lavata
oppure
2/5 di terriccio
2/5 di sabbia di fiume ben lavata
1/5 di calcinaccio
in alternativa potreste acquistare del terriccio già pronto specifico per piante grasse
Concimazione
Nel momento dellÂ’invaso, mescolate del concime organico in polvere rispettando le dosi riportate sulla confezione.
Miscelate allÂ’acqua per le irrorazioni del fertilizzante liquido oppure dello stimolante ormonico secondo le dosi e i tempi riportate dal produttore.
Parassiti
Il peggiore parassita per la nostra pianta grassa è la cocciniglia. Questa è riconoscibile per la tipica forma simile a piccole palline cotonose che possono essere confuse quando si trovano a contatto con i ciuffetti posti alla base delle spine delle piante grasse. Può anche assumere il colore bruno o grigiastro ed un aspetto ceroso.
Intervenite asportandola con un bastoncino e, successivamente, applicando un prodotto insetticida. La cocciniglia può infestare anche le radici e purtroppo in questo caso sarà invisibile. Il sintomo sarà la non crescita della pianta: in questo caso sarà necessario eliminare la vecchia terra, lavare accuratamente il vaso, lavare accuratamente le radici e applicarvi un insetticida sistemico. Attendere qualche giorno prima di rinvasare la pianta col nuovo terriccio. Un altro parassita che può infestare le piante grasse è l’acaro. Per debellarlo sarà necessario spruzzare un comune acaricida e periodicamente pulire la pianta nebulizzando dell’acqua su tutta la chioma.
Rinvaso
Rinvasate le piante grasse quando avranno terminato di germogliare, emettere nuove foglie e fiore. Il periodo migliore è tra la fine dell’autunno fino a tutto l’inverno. Scegliete un vaso di 2-3 cm più grande del precedente.
Riproduzione/Moltiplicazione
Il periodo migliore per moltiplicare una pianta grassa va da giungo ad agosto.
La tecnica da utilizzare è la talea:
- staccate un ramo o una foglia dalla pianta madre;
- lasciatela riposare per qualche giorno fino a quando il lattice presente sulla spaccatura non coagulerà completamente;
- per aumentare le possibilità di radicamento, cospargete della polvere ormonica sulla parte che dovrà essere interrata;
- sistemate la talea nel terriccio e annaffiate poco ma molto spesso dato che il terreno dovrà rimanere sempre umido;
- ogni 2 giorni nebulizzate dellÂ’acqua sulla pianta.