Le piante aromatiche in grado di essere coltivate senza difficoltà in vasi o giardini sono circa 40 (vedremo in seguito alcune tra le più diffuse).
La semina si esegue fra marzo e aprile mentre il trapianto di piantine acquistate in un vivaio (molto più semplice e garantito) può protrarsi fino a giugno.
Trapianto
Prendete un vaso profondo circa 30 cm e sufficientemente grande sapendo che le piantine dovranno distare lÂ’una dallÂ’altra di circa 15 cm.
Riempite con normale terriccio per piante da balcone miscelato con 1/4 di sabbia.
Se lo desiderate potete miscelare del fertilizzante apposito (solido o liquido) prima di mettere a dimora le piantine ma non esagerate perché potreste ritrovarvi del fogliame poco profumato: per sicurezza dimezzate la dose riportata sulla confezione.
Disposizione
Le piante aromatiche devono essere esposte ad est anche se l’importante è che sia un luogo aperto, areato e soleggiato.
Annaffiatura
A seconda della posizione in cui viene sistemata la pianta (penombra o sole battente) solitamente sono sufficienti dalle 2 alle 3 annaffiature settimanali.
Smuovete frequentemente il terreno intorno alla pianta per facilitare lÂ’assorbimento dellÂ’acqua.
Concimi e manutenzione
Se lo desiderate, potete aggiungere all’acqua delle annaffiature 4-6 gocce/litro di stimolante ormonico 66F. Strappate sempre qualunque erba infestante perché non permettono alla pianta di respirare e riducono notevolmente l’aroma che lo foglie possono sprigionare.
Le cime fiorite vanno eliminate appena la fioritura è terminata tagliando lo stelo a circa 10 cm sotto i fiori: la fioritura, che avviene in tarda primavera o estate, indebolisce la pianta che deve concentrare l’invio delle sostanze nutritive nella parte più alta.
Raccolto
Il fogliame va raccolto di giorno, dopo che la pianta ha ricevuto un periodo di sole caldo: in questo modo ogni foglia sarà più ricca di quei particolari oli essenziali che donano alla vostra pianta il suo specifico profumo.
Se si intende essiccare il fogliame, appendete a testa in giù i rametti su delle funi in un luogo ombroso, caldo e ventilato; staccate le foglie dai rami appena si saranno essiccate e riponetele in vasetti di vetro o terracotta, non di plastica.
Alcune tra le più diffuse
Basilico (ocimum basilicum): pianta annuale con radice a fittone. Ve ne sono di diverse specie ma le più utilizzate sono il genovese e a foglie arricciate. La semina si effettua in primavera, su terra un po’ sabbiosa e in luogo caldo e soleggiato.
Cedronella (melissa officinalis, nota anche come “melissa” o “citronella”): pianta erbacea che può raggiungere anche 1 m d’altezza, preferisce la penombra e i terreni un po’ umidi. Le foglie hanno un profumo molto simile al limone. Si semina in primavera ed è sconsigliata la crescita in vaso data l’altezza che può raggiungere; per il vaso si può usare la melissa officinalis var. aurea.
Erba cipollina (allium schoenoprasusm): è una pianta dotata di bulbo che cresce bene in pieno sole e in terra sabbiosa (1/3 di sabbia e 2/3 di terra). Si piante in primavera. Necessita di annaffiature quotidiane o a giorni alterni e non abbondanti. Il suo odore ricorda appunto la cipolla.
Finocchio (foeniculum vulgare, noto anche come “finocchio selvatico”): pianta perenne, che vive bene al sole ma in posizione riparata. Ha bisogno di un terreno formato da 1/4 di sabbia e 3/4 di terriccio e non bisogna abbondare con le annaffiature. Si semina in tarda primavera.
Menta (mentha viridis, detta anche “menta verde”): è una specie erbacea perenne con foglie di colore verde scuro. Non super l’altezza di 40 cm e cresce bene all’ombra in un terreno con 1/5 di sabbia. Le annaffiatura devono essere frequenti ma non abbondanti. Si semina in primavera.
Origano (origanum vulgare, detto anche “acciughero”): specie erbacea con arbusto una volta arrivato allo stato adulto. Vive al sole forte e caldo, in terra normale e senza necessitare molta acqua. Si semina in primavera. Nei paesi del nord Italia va protetto con un telo durante la stagione invernale perché non sopporterebbe il periodo del gelo; per questo motivo è meglio piantarlo in zone riparare dal freddo.
Prezzemolo (petroselinum sativum): pianta annuale che si può seminare sia in primavera che in autunno ma a patto di coprire lÂ’aiuole o la cassetta con un telo di plastica. Cresce bene sia al sole che allÂ’ombra e preferisce un terreno misto con 1/6 di sabbia e concimato con concime organico. Ingiallisce facilmente se viene troppo annaffiato quindi… poca acqua ma spesso. Nel momento del raccolto, non strappate gli steli ma recideteli in modo da favorire la crescita di nuovi germogli. Le sue origini sono da ritrovare nellÂ’Africa settentrionale e nellÂ’Asia minore.
Rosmarino (rosmarinus officinalis): arbusto sempre verde che può raggiungere anche l’altezza di 2-3 m. Nelle regioni fredde va coperto con un telo di plastica ed è meglio piantarlo a ridosso di una parete rivolta a sud. Riesce a vivere anche in vaso purché sia abbastanza ampio. Il terreno deve essere misto ad 1/3 di sabbia; le annaffiatura devono essere abbondanti e non frequenti (ogni 3 giorni se è in vaso, ogni 5 giorni se è in piena terra). Allo stato naturale, cresce nei boschi subito a ridosso delle coste.
Ruchetta (eruca sativa nota anche come “rùcola”): si semina in primavera in un terreno un po’ sabbioso. Cresce bene in pieno sole in un terreno con poca umidità . E’ una pianta erbacea, alta 10-15 cm.
Salvia (salvia officinalis detta anche “erba salvia”): come il rosmarino, col quale fa sempre coppia in cucina. Anche per quanto riguarda la cura, è molto simile al rosmarino quindi si possono seguire le stesse regole.