Origini e usi
LÂ’Ippocastano è una pianta molto diffusa in Italia, soprattutto per il suo utilizzo come albero ornamentale ai bordi delle strade, nei parchi e nei giardini. Proviene dalle zone più orientali dellÂ’Europa, molto probabilmente dal Caucaso, ed anticamente i suoi frutti (le castagne) costituivano un alimento integrativo per i cavalli. Il suo nome significa appunto “castagno (castanon) per i cavalli (ippos)”.
Questa pianta fu introdotta nelle altre regioni europee solo a partire dal XVI secolo, quando un botanico di origini francesi la presentò a Vienna come pianta ornamentale. Nel nostro Paese è particolarmente presente nelle regioni settentrionali ed in qualche regione centrale, mentre nel Meridione non trova un largo impiego.

Caratteristiche
E’ una pianta robusta e longeva che ben tollera le temperature più rigide. Non è facilmente attaccabile da parassiti e insetti, ma un’eccezione è rappresentata dalle larve della Cameraria ohridella, che scavano dei piccoli solchi prima di tramutarsi in farfalle, provocandone di conseguenza il disseccamento.
L’ippocastano è un albero dall’aspetto maestoso grazie alla folta ed estesa chioma che gli consente di venire utilizzato per creare estese superfici ombrate.

Una pianta adulta può raggiungere altezze considerevoli, spingendosi anche oltre i 30 metri, e l’apertura delle sue fronde può far misurare un diametro di 10 metri nella parte più bassa, visto che raggiungendo la cima, i rami si accorciano donando a questo albero la caratteristica forma di piramide o di candelabro.

La varietà di ippocastano più comune, denominata Aesculus, si distingue dalle altre specie per avere una corteccia scura e liscia, che con il passare degli anni tende a desquamarsi e ad aprirsi. Il tronco è solido, massiccio e abbastanza bitorzoluto.
I fiori dell’Ippocastano Aesculus si differenziano da quelli delle altre varietà per essere rossi tendenti al porpora. I fiori adornano questi alberi a partire dal mese di aprile, sono ermafroditi e formano una pannocchia che tende verso l’alto. Il picciolo è circondato da 5 petali di medie dimensioni, che a seconda della specie di Ippocastano possono avere delle macchie bianche o gialle.

Le foglie di questa pianta, si staccano gradatamente durante i mesi autunnali, mentre negli altri mesi si espandono lungo un picciolo di 10-15 cm. Sono formate da un massimo di 7 segmenti, culminano a punta (più larga della base) ed i bordi sono seghettati. Il loro colore è un verde luminoso nella parte superiore, mentre quella inferiore è nettamente più chiaro.
Una particolarità delle foglie può essere ricercata nella capacità che hanno di rendere visibile l’intolleranza di questa pianta ai luoghi inquinati, infatti in questi ambienti nocivi mostrano un improvviso arrossamento delle estremità e cadono prematuramente.

I frutti dellÂ’Ippocastano hanno una forma simile alle castagne, ma non sono adatte ad essere utilizzate come alimento dagli umani. AnchÂ’essi sono racchiusi allÂ’interno di ricci dotati di spine corte di colore verde-marrone.

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