Generalità e provenienza
L’albicocca è il frutto che viene prodotto dall’albero dell’albicocco, il cui nome scientifico è Prunus armeniaca e appartiene alla famiglia delle Rosacee, la stessa alla quale appartengono gli alberi di ciliegia, pesca e prugna.
Le origini geografiche di questa pianta sono rintracciabili alla zona della Cina che confina con la Russia e risalgono ad oltre 4000 anni fa. La sua diffusione poi si è mossa verso ovest attraverso l’Asia, fino a giungere in Armenia dove leggenda vuole che sia stata scoperta da Carlo Magno e da lì introdotta in Italia nel 70-60 a. C. . Ma furono più tardi gli arabi a consolidarne l’uso in tutto il bacino del Mediterraneo e la parola albicocco sembra derivi proprio dall’arabo Al-barquq.

Descrizione
L’albero del nespolo, quando cresce allo stato selvatico, può arrivare ad avere un’altezza di 12-13 metri; normalmente però, essendo coltivato, si tende a non far andare la sua altezza oltre i 3,5 metri, anche per facilitare la raccolta dei frutti. La sua struttura non arriva mai ad essere molto possente e infatti presenta rami e tronco piuttosto esili e contorti, coronati da una folta chioma a ombrello. Le sue foglie hanno una forma ellittica e contorni dentellati e raggiungono una larghezza di 7-8 centimetri. Quando è in fioritura quest’albero è molto simile a quello di pesco o di ciliegio in quanto i fiori hanno la stessa forma; si tratta di fiori singoli che però sbocciano a gruppetti molto vicini tra loro, nel punto in cui c’è l’attaccatura della foglia al ramo. Il loro colore varia dal bianco puro al rosato. Non essendo una pianta che presenta episodi di autosterilità, fruttifica regolarmente anche se piantata singolarmente e non ha bisogno di impollinazione manuale in quanto viene impollinata facilmente dalle api.
Il frutto appartiene alla famiglia delle drupacee, presenta un colore giallo-arancio con sfumature rosse e matura in estate, tra giugno e agosto. L’albicocca ha una dimensione tra i 3,5 e i 6 centimetri e la sua superficie si presenta vellutata al tatto. Questo frutto ha al suo interno un solo seme che, per forma e dimensioni, ricorda la mandorla. I primi frutti possono essere già raccolti dopo il secondo anno di vita della pianta, anche se la produzione vera e completa arriva solo dopo il quarto o quinto anno.

Clima e ambiente
Questa pianta non teme il freddo ma, considerato che fiorisce in anticipo rispetto a tanti altri alberi da frutto, può subire dei danni a causa delle gelate primaverili. Inoltre se il clima in cui la pianta cresce è troppo piovoso e umido, essa può contrarre malattie fungine. Questi sono i motivi per i quali la sua diffusione è maggiore in zone dal clima caldo e asciutto.

Utilizzi
In cucina l’albicocca si consuma spesso come frutto fresco ma, siccome è facilmente deperibile, non si possono tenere per molto tempo in casa. Questa loro peculiarità ha fatto sì che si sviluppassero diverse tecniche per conservare questo frutto tra le quali l’essiccazione (molto praticata negli Stati Uniti) e la conservazione sotto sciroppo di zucchero. Molto usati sono anche i suoi derivati tra cui succhi, marmellate e gelatine. la gelatina poi viene usata in pasticceria per spennellare la superficie di torte e pasticcini prima di glassarli (come ad esempio nella torta sacher).
La mandorla contenuta nel suo seme legnoso, chiamata armellina, può essere usata in pasticceria per fare gli amaretti o, lasciata in macerazione nell’alcol, per fare dei liquori. Questa mandorla contiene una sostanza derivata dall’acido cianidrico che può risultare tossica se assunta in grandi quantità pertanto è sempre meglio evitare di farla mangiare ai bambini.

Sostanze nutritive
L’albicocca è ricca di vitamine, soprattutto B, C, PP e A. Basti pensare che 100 grammi di questo frutto forniscono al nostro organismo la quantità di vitamina A necessaria come fabbisogno giornaliero. Questa vitamina è importantissima per proteggere le superfici del nostro organismo, sia interne che esterne. La sua carenza può provocare pelle secca, fragilità di capelli e unghie, fragilità ossea e, soprattutto, problemi di vista. L’albicocca è inoltre ricca di magnesio, potassio, ferro, calcio e fosforo.

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