L’arancio, detto anche “Citrus x cinensis” è un frutto che appartiene alla famiglia delle Rutaceae.
È un antico ibrido fra il pomelo e il mandarino, e da secoli si propaga per innesto e per talea vivendo come specie autonoma.
Si tratta di un albero di medie dimensioni, che può crescere dai 5 agli 8 metri di altezza.
L’arancio ha una chioma densa di foglie e sempreverde. Il fogliame è di forma ovale o lanceolata, di colore verde, lucido e dalla struttura consistente. In primavera gli spuntano fiori bianchi e profumati, detti “zagare”. L’arancia è il suo frutto, che tutti conosciamo specie nella stagione invernale.
Originario della Cina, l’arancio è stato portato in Europa nel 1300 dai marinai portoghesi. In Italia ci è arrivato via terra dall’Europa e veniva coltivato in Sicilia, e solo dopo qualche tempo arrivò nelle altre regioni meridionali, come la Puglia, la Calabria e la Campania.
In Sicilia, l’arancia rossa è una varietà dalla polpa rossa, a Indicazione geografica protetta.
Come si coltiva
Coltivare l’arancio è semplice. Lo si può piantare in terra o in vaso, purché ci sia una temperatura di 25 o 30 gradi e molta luce. Per questo si predilige la coltivazione all’aperto, con l’esposizione delle piante alla luce naturale.
Il terreno dev’essere sciolto, fertile, ricco di humus e di sostanza organica, e ben drenato. L’arancio si adatta anche a temperature basse, che non devono essere inferiori ai 4 gradi.
Come per le altre varietà di Citrus, anche l’arancio richiede acqua in abbondanza. Ciò significa che l’annaffiatura dovrà essere notevole. Nella prima fase della sua vita, l’arancio può essere coltivato in vaso. Nel caso di piante coltivate in vaso, bisogna moderare l’annaffiatura, in modo che l’acqua non ristagni all’interno del cratere. Le arance maturano da ottobre fino a febbraio a seconda della specie. In zone rigide, con temperature molto basse, gli aranci vengono coltivati in serra, o al riparo sotto teli di plastica. Vento e gelo rovinano i boccioli e i frutti, per questo è necessario disporli sotto un riparo.
L’annaffiatura dev’essere regolare, da marzo fino a ottobre, e senza eccessi. È bene attendere che il terreno si asciughi prima di intraprendere una nuova annaffiatura. E seppure le piante sopravvivano alla siccità , un prolungamento del periodo senz’acqua potrebbe causare la perdita dei fiori e la compromissione delle arance.
Concimi
Durante il periodo vegetativo è bene fornire concime per agrumi ogni due settimane. Occorre una buona concimazione a base di letame, con concimi minerali ternali. Le concimazioni organiche vanno poi ripetute ogni anno.
Potatura
La moltiplicazione avviene per talea o per innesto su altre rutacee. Il periodo della fioritura è fra marzo e aprile. È importante per gli aranci procedere con la prima potatura solo in età adulta, ma si può anticipare il periodo se necessario, attraverso una potatura di formazione più modesta, con la quale si dà forma alla pianta. Nelle potature successive, che non dovranno essere calendarizzate nei mesi di febbraio o marzo per via della presenza nella pianta di molte sostanze nutritive, si deve limitare i rami che sono cresciuti e diventati fitti e sporgenti.
L’arancio ha un periodo di riposo vegetativo di tre mesi, mentre al di fuori di questi fruttifica e fiorisce contemporaneamente.
Parassiti
L’arancio teme l’attacco della cocciniglia. A questa categoria di emitteri appartengono i fitofagi che sono più pericolosi per gli agrumi, perché molto prolifici, capaci di assorbire la linfa ed emettere sostanze tossiche. Gli afidi nero e verde danneggiano i germogli più giovani e producono accartocciamenti nelle foglie.
L’acaro rugginoso si insidia nelle screpolature dei rametti e nelle gemme; compare nei mesi di giugno e luglio, e attacca i frutti annerendoli.
Afidi, acari e cocciniglie si combattono rispettivamente con prodotti a base di endosulfan, di dimetoato e olio minerale. Le neonidi, invece, si nutrono della linfa emettendo un’abbondante melata dove si insediano le fumaggini.
Specie
Come agrume, l’arancia è quello più diffuso al mondo, tanto che se ne coltivano centinaia di varietà .
Seppur simili nel loro aspetto estetico, gli aranci differiscono per i loro frutti. Ci sono quelli a polpa bionda, come l’ovale, la navelina e il Waghington Navel. Classificata come Citrus sinensis, la Washington Navel fa parte di questa categorie assieme a Thompson, Navelate, Golden Buckeye. Ci sono poi quelle pigmentate, cioè quelle a polpa rossa per via dei pigmenti antocianici che ne contraddistinguono il colore, come le varietà Moro, Tarocco, Sanguinello e Sanguigno.
Le varietà a polpa rossa poi si coltivano nella Sicilia orientale, o comunque in Europa, dove riescono ad acquisire peculiari proprietà organolettiche, mentre nel resto del mondo si tende a coltivare le normali bionde.
CuriositÃ
I fiori d’arancio hanno riconosciute proprietà mediche. Aiutano a superare le crisi ansioso-depressive. Sono un eccellente sedativo utilizzato in fitoterapia anche per curare l’insonnia. L’arancia contiene le vitamine C, A, B, PP, E, e come frutto è considerato oltre che sedativo, anche alcalinizzante e tonico. In cucina, l’arancia è utilizzata come spremuta e contiene sostanze molto utili per l’organismo, come l’acido citrico, lo zucchero, il fosforo e il calcio. I fiori d’arancio significano castità e sono utilizzati durante i matrimoni per indicare la purezza della sposa.