Descrizione e generalità

La carota, il cui nome scientifico è Daucus carota, appartiene alla famiglia delle Umbelliferae.
Il suo nome deriva dal greco Karotón. È una pianta erbacea biennale il cui fusto è di un colore verde vivo, ramificato e presenta foglie separate e pelose.
La chioma presenta delle ombrelle formate da piccolissimi fiori bianchi a cinque petali, con un fiore centrale di colore rosso scuro. La caratteristica di questi piccoli fiori è quella di emanare un profumo che attrae moltissimo gli insetti, utili alla fecondazione della pianta, avvenuta la quale, i fiori si chiudono completamente.
La fioritura avviene da maggio a dicembre.
La parte edibile di questo ortaggio non sono i suoi frutti (che sono dei diacheni pieni di aculei) ma la sua radice che, come sappiamo, è di forma conica e può avere una lunghezza che va dai 18 ai 20 centimetri, di colore arancione.

La diffusione di questa pianta, come pianta spontanea, va dall’Europa all’Asia al Nord Africa. Le diverse varietà coltivate invece sono presenti in tutte le zone temperate del globo terrestre. Quando cresce spontaneamente è una pianta piuttosto infestante e cresce nelle zone molto assolate, anche aride e sassose.

Varietà

Le diverse varietà di carota sono distinte a seconda del colore e della forma della loro radice che poi, come abbiamo detto, è la parte edibile. Le specie maggiormente coltivate sono quelle che hanno le radici rosse o arancio. A seconda della forma poi le carote vengono distinte in corte, mezzane e lunghe. Anche lÂ’epoca di maturazione conta molto per la distinzione tra le diverse varietà che possono essere precoci (la nantese, l’ibrido nandor, la tonda di parigi, ecc.), medie (la nantese clodia e altre), tardive.

Coltivazione

temperatura piante L’habitat ideale per la coltivazione della carota è quello della zona climatica temperata, quindi in Italia questa pianta si coltiva benissimo.

terreno piante Per quanto riguarda il terreno, consigliamo di utilizzare composti sabbiosi o calcarei di medio impasto, evitando invece quelli sassosi che potrebbero portare ad una biforcazione della radice. Altra cosa da evitare, per la buona crescita delle radici, sono i ristagni dÂ’acqua.

Per veder crescere le nostre carote al meglio poi, l’ideale sarebbe avvicendarle al porro o all’aglio, in quanto la pianta della carota sfrutta al meglio le sostanze organiche rilasciate nel terreno dalle colture precedenti. È sconsigliato comunque avvicendarla con la bietola in quanto questo potrebbe causare dei marciumi radicali.

riproduzione piante Anche la semina è un’operazione che va regolata in base all’epoca di maturazione della specie in questione. Così le varietà precoci, che verranno raccolte in agosto, si semineranno in gennaio-marzo; le varietà semi-precoci andranno seminate aprile-maggio; le specie tardive, che giungeranno a maturazione in pieno inverno, andranno seminate tra agosto e ottobre. Per avere carote sempre fresche nel proprio orto, l’ideale sarebbe effettuare le semine ad intervalli di 20-25 giorni.

La semina, che è l’unico metodo di moltiplicazione della carota, deve essere effettuata a file con 5 o 6 centimetri di distanza tra una pianta e l’altra e 20 centimetri di stacco tra una fila e l’altra. Questo è fondamentale per favorire le operazioni di sarchiatura e diserbo che invece sarebbero difficilissime se si operasse una semina a spaglio.

La raccolta, che ovviamente avviene per estirpazione dal terreno, deve avvenire prima delle abbondanti piogge autunnali che rischierebbero di far marcire completamente le radici. Una volta raccolte le carote possono essere conservate in vari modi. Si possono ad esempio essiccare in un locale molto ben aerato, oppure pulite e messe in un ambiente la cui temperatura non scenda al di sotto dello zero, oppure immerse a strati in cassette di sabbia.

Per quanto riguarda la preparazione del terreno prima della semina, è consigliabile non utilizzare letame fresco ma, al contrario, sfruttare la letamazione dell’anno precedente. Se si vogliono invece impiegare concimi inorganici, la dose consigliata è 50-60 grammi per metro quadro di fertilizzante minerale complesso. Al momento della crescita delle piantine poi è consigliabile somministrare 20 grammi di nitrato di calcio per metro quadro coltivato.

innaffiare piante Le innaffiature infine devono essere molto abbondanti soprattutto nei periodi a scarsa piovosità ma si deve stare ben attenti ad evitare i ristagni d’acqua.

Avversità

parassiti piante La pianta della carota può subire diversi attacchi da parte di insetti e parassiti. Vediamo quali sono i più comuni:

  • Afide della carota, che attacca le foglie impedendone lo sviluppo. Si manifesta attraverso delle zone decolorate sulle foglie stesse.
  • Larve della mosca della carota che, scavando delle gallerie nelle radici le deformano e rendono le foglie rossastre e grinzose.
  • Marciume molle si manifesta quando le carote sono già raccolte e conservate. Si manifesta con muffe e ammorbidimento.
  • Malvinato: è un fungo che si manifesta attraverso una colorazione marrone della radice, con la presenza di piccoli puntini neri. Questa è una malattia molto infestante e si diffonde facilmente dalla radice colpita a tutte le altre vicine.
  • Marciume: causato dallÂ’eccessiva presenza di umidità colpisce sia le radici ancora impiantate che quelle conservate rendendole molli e acquose e alla fine marce.

Proprietà benefiche

Le carote sono un alimento particolarmente indicato nelle diete dimagranti perché sono molto nutritive avendo tuttavia pochissime calorie e altrettanto pochi grassi. Sono inoltre ricche di sostanze utili al nostro benessere, in particolare alfa e beta-carotene (che sono poi i responsabili del colore arancio delle carote) e fibre.

La caratteristica fondamentale del beta-carotene è quella di apportare vitamina A al nostro organismo. Bisogna tuttavia non abusarne in quanto l’uso eccessivo potrebbe favorire la colorazione giallastra della pelle. Altre importanti funzioni svolte dal beta-carotene sono: sostegno nella ricrescita di tessuti, prevenzione da infezioni dell’apparato respiratorio, protezione dall’inquinamento. La sua assenza dal nostro organismo potrebbe comportare una diminuzione della vista soprattutto di notte, pelle secca, stanchezza, perdita dell’appetito e dell’olfatto.

Le carote inoltre fanno molto bene all’intestino in quanto le sue sostanze riequilibrano la flora batterica e quindi è consigliabile farne uso dopo una prolungata assunzione di antibiotici.

Erroneamente si pensa che il beta-carotene favorisca l’abbronzatura e questo non è del tutto vero in quanto esso si deposita nel livello più profondo del nostro derma e non arriva all’epidermide superficiale. Il beneficio che ne deriva è comunque legato alla morbidezza e idratazione della pelle.

Per sfruttare al meglio le potenzialità dei carotenoidi, che sono sostanze liposolubili, consigliamo di consumare le carote insieme a dell’olio extravergine di oliva.

L’alfa-carotene, l’altra importante sostanza contenuta nelle carote, come hanno provato recenti studi, è una sostanza che allunga la vita. Un alto livello di alfa-carotene nel sangue riduce la mortalità per malattie cardiovascolari e tumori, in quanto esso è un antiossidante che elimina i radicali liberi, causa principale di queste malattie.

Inoltre il calcio pectato, sostanza idrosolubile presente nella carota, ha anche la capacità di ridurre il colesterolo.

Altri elementi molto importanti presenti nella carota sono: destrosio, potassio, ferro, magnesio, fosforo, calcio, vitamina B6.

Per tutti questi motivi ognuno dovrebbe fare largo uso di carote nella propria dieta.

Consumo e conservazione

La carota può essere consumata, oltre che cruda, anche per fare succhi, minestre, zuppe, dolci. Nella conservazione, le sue proprietà organolettiche rimangono pressoché invariate se si riesce a conservarla ad una temperatura di 0° C con un’umidità del 90-95%.

Share