Il nome “malva” deriva dal greco “malakos” ovvero calmante e dolce per le sue particolari proprietà benefiche.

La malva appartiene alla famiglia delle malvacee, ed è più conosciuta col nome di malva sylvestris.
Le forme di questa pianta possono trovarsi in grande varietà tra loro, ma sono abbastanza facili da riconoscere: ha foglie larghe, dentellate, rotonde, divise in sette lobi.

La pianta può avere diversi steli con fiori, ma il principale assume una consistenza dura e legnosa. In cima ad essi si trovano i tipici fiori di colore malva disposti in gruppi irregolari: ci sono quelli con tutte le tonalità che vanno dal rosa al violetto, e durante la fioritura mutano colore.
Verso la base del petalo il colore assunto è molto scuro rispetto la sommità.
Gli stami sono raggruppati al centro e avvolti in una sorta di colonnetta: dal centro di essa, una volta avvenuta la completa caduta del polline, i dieci stimmi vengono fuori e si aprono fino a raggiungere la stessa posizione che occupavano le antere.

Gli insetti svolgono più facilmente l’impollinazione in quanto agevolati dalla forma del fiore: lo spargimento di polline nella pianta è abbondante.

Quando i petali cadono, resta una caratteristica forma che contiene i semi della pianta; gli erboristi usano definirla la “ciambellina del campo”.

Tecniche colturali

La posizione migliore per far crescere questa pianta è in luogo semiombreggiato, dove può ricevere i raggi del sole durante le ore più fresche della giornata.

Annaffiatura

innaffiare piante E’ preferibile annaffiare la malva quando il terreno è perfettamente asciutto; solitamente si procede una volta ogni 7-10 giorni. Vanno assolutamente evitati gli eccessi.

Concimazione

concime piante Il terreno dovrebbe essere ben concimato prima che le radici vengano messe a dimora. Il consiglio è quello di usare stallatico o altro concime organico che arricchisca il terreno di minerali. Successivamente si può utilizzare concime a lenta cessione.

Usi

Dopo lÂ’estate vanno raccolte le radici ed essiccate al sole o in forno, le foglie e i fiori si devono invece far essiccare allÂ’ombra e successivamente conservate in vasi di vetro. Si possono fare degli infusi e decotti delle foglie e dei fiori per la preparazione di sciacqui e gargarismi; infusi di foglie e fiori per uso esterno.
In passato la malva veniva utilizzata per preparare creme da notte emollienti e antirughe in maniera casalinga. Può essere usata anche per rinforzare i capelli e per la preparazione di tisane contro la tosse.
Gli Antichi Greci usavano mangiare i semi e confezionare infusi con gli stessi, che venivano poi utilizzati per calmare la tosse e altri tipi di infiammazione.

La malva nel linguaggio dei fiori

Nel linguaggio dei fiori il valore attribuito alla malva è quello della calma e pacatezza

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