Descrizione e generalitÃ
Il prezzemolo (in latino Petroselinum sativum) è una pianta erbacea e aromatica, molto utilizzata per scopi alimentari e proprio per questo spesso coltivata in ambito casalingo. Il prezzemolo rientra nella famiglia delle Apiacee e delle ombrellifere.
Il prezzemolo è una pianta tipica del bacino del Mediterraneo proprio perché predilige i climi moderati e teme le gelate improvvise. LÂ’aroma del prezzemolo risiede in un siero contenuto nelle sue foglie (i cui elementi principali sono l’apiolo, l’apioside e la miristicina).
La pianta si presenta con un fusto che può raggiungere 80 cm di altezza ben sorretto da fitte radici, grosse e carnose. Il prezzemolo si riconosce dal tipico profumo e dalle foglie verdi che possono essere piatte o arricciate a seconda della specie. Sia in caso di foglie piatte che di foglie arricciate, si può notare una forma vagamente triangolare con margini frastagliati (bipennatosette o tripennatosette).
Il prezzemolo si sviluppa con infiorescenze, composte da una cinquantina di piccoli fiori ognuno con cinque petali bianchi (talvolta azzurri-viola o giallastri). Può vivere due anni circa nelle coltivazioni oppure essere pianta perenne quando cresce spontaneamente.
Questa pianta aromatica è originaria della Sardegna e nota fin dai tempi antichi, romani e greci la utilizzavano per lo più a fini ornamentali (in tombe e aiuole), mentre gli etruschi riconoscevano al prezzemolo proprietà miracolose e per questo lo utilizzavano nella composizione di unguenti taumaturgici.
Nel Medioevo, invece, si era diffusa la convinzione che portasse sfortuna alle altre coltivazioni e che fosse la causa dei raccolti scarsi.
Oltre ad avere un proprio aroma peculiare, il prezzemolo è capace di attivare il sapore di altre spezie e per questo è utilizzato (soprattutto nei piatti di pesce) in abbinamento ad altri aromi. Per apprezzarne al meglio il gusto è preferibile aggiungerlo a crudo sulle pietanze calde ed in generale a fine lavorazione. Il suo uso è talmente frequente in cucina da aver generato il modo di dire “essere ovunque come il prezzemolo”.
Specie
Esistono principalmente due specie di prezzemolo, da cui derivano numerose varietà :
· Petroselinum hortense. E’ la specie più comune, quella utilizzata in cucina come aroma, caratterizzata da piccole foglie di un verde intenso. Per mantenere intatto il suo aroma è consigliabile aggiungerlo agli altri alimenti a fine cottura, magari spolverizzandone i frammenti sopra la pietanza pronta.
· Petroselinum crispum. Si differenzia per le foglie arricciate e per questa sua tipicità viene utilizzato a fini ornamentali (talvolta anche per rifinire esteticamente i piatti da portata).
Coltivazione
Il prezzemolo coltivato vive in media due anni, ma solo le foglie del primo anno sono di dimensioni adatte all’utilizzo in cucina. Il secondo anno le foglie tendono ad assottigliarsi e farsi più piccole.
La temperatura ideale per il prezzemolo è compresa tra 15 e 21 gradi centigradi. Freddi eccessivi o al contrario intense calure possono compromettere la salute della pianta.
Il prezzemolo non è esigente in materia di terreno, basterà forniglierne uno sufficientemente fertile (l’ideale è un misto di compost e torba, con sabbia per il drenaggio). Il prezzemolo può essere seminato in periodi differenti dell’anno: se si decide di piantare il prezzemolo nei mesi freddi di gennaio e febbraio è preferibile allestire una serra. Quando si pianta in un vaso, cosa più frequente nelle coltivazioni casalinghe oppure in campo aperto, è bene agire tra marzo e aprile (il periodo di semina va comunque più in generale da marzo ad agosto).
Qualora si volesse avere il primo raccolto in autunno, la prima semina può avvenire tra maggio e giugno, mentre nei mesi di settembre e ottobre i semi richiederebbero una semina in ambiente protetto (con i primi raccolti previsti nella primavera successiva).
Dopo la semina, i primi germogli dovrebbero apparire in circa tre settimane. Per salvaguardare la piantina appena nata dalle escrusioni termiche, fatali per il prezzemolo, si può ricoprire la pianta con del tessuto nei periodi di clima instabile. Inoltre, è necessario garantire un buona umidità nel terreno, non lasciando mai che il substrato si secchi. La luce diretta del sole può far ingiallire le foglie, quindi è consigliabile un’esposizione moderata e una buona ventilazione.
Quando la piantina si è ben sviluppata, si possono tagliare ed utilizzare le foglie maggiormente cresciute (per un totale di 10 tagli all’anno). La concimazione del prezzemolo non è necessaria, ma qualora si volesse incentivare il suo sviluppo si possono utilizzare letami o compost.
La potatura può essere mirata ad eliminare le foglie più deboli e quelle che sembrano infestanti. Rimuovere le cime più deboli piò aiutare le più grandi a crescere con maggior vigore e migliori risultati.
Malattie e parassiti
Come anticipato, il prezzemolo coltivato ha vita breve. A rendere ancor più difficile la vita delle nostre piantine di prezzemolo possono intervenire parassiti ed infestazioni di afidi (aggrediscono la pianta adulta, pungendola e facendo arricciare e cadere le sue foglie), elateridi, larve di maggiolino e psilla. Il prezzemolo può ammalarsi di alternariosi, cercospora (presenta punture di colore ambrato), oidio, peronospora, ruggine, septoriosi e ticchiolatura.
Per garantire una miglior salute della pianta, vanno scongiurati i ristagni d’acqua (pur evitando che il terriccio si secchi). Invece, per combattere le infestazioni si dovrà ricorrere ad insetticidi specifici.
Utilizzi
Il prezzemolo è principalmente utilizzato in cucina come pianta aromatica, tuttavia se ne apprezzano anche le peculiarità estetiche. Si pensi inoltre che il prezzemolo è variamente utilizzato in fitoterapia (ossia lÂ’utilizzo di piante ed estratti per il mantenimento della salute e del benessere) grazie alla sua ricchezza di vitamine e minerali. Il prezzemolo in fitomedicina è utilizzato come diuretico, carminativo, emmenagogo, rimineralizzante, drenate per la ritenzione idrica. Abbassa inoltre la pressione arteriosa, l’anemia, la dispepsia, e protegge dall’eccessiva esposizione al sole. E’ molto indicato anche per alitosi e disturbi al tratto urinario.
Il prezzemolo è di contro sconsigliato in gravidanza, può avere effetto abortivo generando infiammazioni renali e edemi dovuti a disfunzioni di cuore e reni. Se ingerito, è inoltre velenoso per gatti, pappagalli e piccoli animali in genere.