Descrizione e generalità dell’aglio
L’aglio è una pianta medicinale appartenente alla famiglia delle liliacee e, secondo alcuni botanici a quella delle amarillidaceae. Il suo nome scientifico è Allium sativum L. ed è una pianta originaria dell’Asia Centrale. Si tratta di una pianta erbacea perenne dotata di bulbo che di solito viene coltivata con cadenza annuale. Considerati i suoi usi gastronomici, viene coltivata e consumata in tutto il mondo.
La pianta ha la forma di un fiore che si genera dal bulbo e che sboccia con numerose foglie e vistose radici. Queste ultime sono cordiformi e disposte in superficie, mentre le foglie basali avvolgono tutto il fusto fino all’altezza del fiore. Lo stelo è alto di solito 40-80 cm ed in cima hanno delle infiorescenze ad ombrella. I fiori di piccoli dimensioni sono bianchi, con sfumature tendenti al rosso-rosa. Talvolta i fiori non si aprono e rimangono boccioli.
Difficilmente la pianta dell’aglio produce semi, ma la cosa – seppur rara – si verifica. Come si può intuire, la parte maggiormente ricercata dell’aglio è il bulbo, racchiuso da alcune foglie sottoterra. Il bulbo è chiamato talvolta testa o capo. Ogni testa d’aglio è composta da spicchi, detti propriamente bulbilli, in un numero variabile tra 6 e 14. Gli spicchi d’aglio sono stretti gli uni vicini agli altri e protetti da delle membrane. L’odore molto forte e caratteristico dell’aglio è causato da una sostanza contenuta al suo interno, l’allicina, che si sprigiona schiacciando e spezzettando gli spicchi d’aglio.
L’aglio vanta numerose proprietà tra le quali battericida, espettorante, antisettico, antibiotico, antimalarico, antinicotinico. È utile per i malati di diabete perché ipoglicemizzante ed al tempo stesso ha vantaggi ipotensivi e migliora la circolazione del sangue. Si apprezzano al suo interno ricche proteine, Potassio, enzimi, Vitamine A, B1, B2, PP, C, sali minerali e oligoelementi.
LÂ’aglio è usato in tutto il mondo fin dai tempi antichi, si pensi che la prima testimonianza scritta risale al 1550 a.C. dove già veniva associato ad un’ erba medicamentosa (per punture dÂ’insetti, mal di testa e dolori generici).
Specie differenti di aglio
Esistono diverse specie, l’Allium vineale, l’Allium ursinum, l’Allium fragrans, l’Allium oreaceum ma tra queste la più coltivata è quella dell’Allium Sativum. Si tratta di un aglio con tunica bianca (a sua volta diviso in Bianco piacentino, Bianco del Fucino, Bianco di Napoli, Bianco calabrese, Bianco polesano) ed in un aglio a tunica rossa (tra i quali si coltivano soprattutto il Rosso di Sulmona ed il Rosa napoletano). La differenza sostanziale tra i bulbi di diversi colori è nel tempo di coltivazione, più veloce per i rossi che però vanno consumati più in fretta perché di più facile deperimento.
Come coltivare l’aglio
L’aglio si raccoglie quando le foglie sono quasi completamente secche. Arrivato a questo punto di maturazione la pianta viene sdradicata e lasciata sottoterra per circa una settimana. Dopo questo periodo, il bulbo è pronto e viene ripulito da tuniche esterne, foglie e radici. Il bulbo così ottenuto ha lunga vita e può essere conservato in un ambiente secco anche per 6-7 mesi mantenendo un’ottima qualità .
Coltivare l’aglio è molto semplice, ma è determinante la scelta del terreno. Il bulbo non tollera eccessiva umidità , in particolarmodo quella stagnante che ne causa un rapido marcimento. Per questo motivo l’aglio cresce meglio nelle zone aride, sabbiose e sassose, sotto un sole caldo e stabile. Per arricchire il terreno di azoto, utile alla sua crescita, è bene alternare la coltura dell’aglio a quella delle cucurbitacee.
L’aglio è una pianta coltivabile anche nel balcone di casa, basterà fornigli un vaso con uno strato di pietroline d’argilla per il drenaggio sotto la terra. Non ha bisogno di particolari concimazioni. Va coltivato in fila, lasciando 20 centimetri circa tra un bulbo e l’altro, a 3-5 cm di profondità .
Generalmente la raccolta avviene tra giugno e agosto, sempre avendo cura di lasciare le teste a riposo.
Per moltiplicare una pianta d’aglio bisogna interrare i bulbilli, ossia gli spicchi, con l’apice rivolto verso l’alto a circa 3 cm di profondità e distanti dagli altri bubilli. Gli spicchi vanno interrati tra novembre e marzo, a seconda del clima. Le temperature tra 15-20° favoriscono una crescita più veloce.
Aglio: malattie e parassiti
L’aglio viene usato dai coltivatori biologici giacché ha un’importante azione repellente contro moltissimi insetti fitofagi delle piante ornamentali e ortive ma lascia avvicinare gli insetti utili e non nocivi (come le api).
Come utilizzare l’aglio
I bulbi d’aglio vengono utilizzati soprattutto come aromi da cucina, schiacciati, tritati, lasciati interi o cotti addirittura “in camicia” a seconda dell’intensità di gusto desiderata. Oltre a questi usi, è possibile usare il bulbo per degli infusi o decotti. Queste tisane all’aglio sono ottime per i dolori reumatici, i vermi intestinali, la febbre, la pressione alta ed i catarri bronchiali. Il ricorso a questi preparati è utilissimo per le persone intolleranti per certi farmaci.
Allo stesso tempo un trito di aglio è buono per le nevralgie, mentre ottenendone un cataplasma si possono efficacemente combattere verruche e calli.
Come si è anticipato in precedenza, l’aglio ha importanti proprietà ipotensive e per questo viene usato dalla case farmaceutiche per la produzione di farmaci contro la pressione alta. Al contrario se ne sconsiglia l’uso a chi soffre d’ipotensione, dermatosi, e problemi intestinali, allo stomaco ed al fegato.